Circa una volta ogni nove anni, Pesach inizia sabato sera. Ciò significa che la vigilia di Pesach coincide con Shabbat e le leggi e direttive sono un po’ diverse. Sotto le esaminiamo in ordine cronologico, passo per passo.
Il digiuno dei primogeniti
È una tradizione antica che i primogeniti digiunino la vigilia di Pesach, siccome solitamente non si digiuna di Shabbat, nè di venerdi per non interferire con la gioia di Shabbat, il digiuno viene anticipato a Giovedi 12 Nissan, 25 Marzo 2021. L’uso prevalente è che il digiuno venga interrotto da un pasto festivo, in onore della conclusione dello studio di un libro del Talmud: di solito, questo pasto ha luogo in una sinagoga.
La ricerca per il Chametz
La notte prima di Pesach si cerca il chametz a lume di candela, perchè non si può possedere ne mangiare il chametz durante la festività. Quest’anno si anticipa la ricerca a Giovedi sera poiché non la si può fare venerdi sera/Shabbat.
La vendita del Chametz
Il chametz che si vuole usare dopo Pesach (ad esempio liquori e spezie) deve esere venduto a un Non Ebreo e ricomprato dopo la conclusione della festività. Solitamente il rabbino della comunità vende il chametz la vigilia di Pesach. Siccome non si può vendere nè comprare di Shabbat, la vendita viene anticipata a venerdi.
Bruciare il chametz
Si brucia il chametz rimasto il giorno prima di Pesach entro la quinta ora halachica del giorno. Dato che non si può bruciarlo di Shabbat, lo si fa venerdi alla stessa ora, nonostante se ne tenga un po’ da parte, quanto basta per fare hamotzì ai pasti di venerdi sera e Shabbat.
Mangiare Chametz di Shabbat
Tutti i preparativi e le pulizie devono essere finite venerdi, eppure è mitzvà fare la berachà sul pane ai pasti di venerdi sera e Shabbat mattina. Inoltre non si può mangiare matzà shemurà la vigilia di Pesach. (È permesso mangiare matzà all’uovo perché non lo si usa al Seder. Chi segue la tradizione Ashkenazita può mangiare la matzà all’uovo entro l’orario nel quale si può mangiare chametz).
Come si fa quindi? Si apparecchia la tavola con la tovaglia e gli utensili di Pesach, mettendo da parte una piccola quantità di chametz lontano dalle stoviglie di Pesach. Si consiglia di usare panini piccoli o pitot tanto quanto basta per chi è presente ai pasti.
Shabbat mattina si prega presto di modo che si possa mangiare il chametz entro l’orario necessario. Di Shabbat non si può bruciare nè vendere il chametz, quindi il pane rimasto va messo nella toilette. Dopo aver tirato lo sciaquone si dice Kol Chamira rinnegando qualsiasi rimasuglio di chametz.
Shabbat Hagadòl
Lo Shabbat prima di Pesach è noto come Shabbat Hagadòl, il Grande Shabbat, Shabbat Hagadòl. Secondo l’usanza Chabad si legge l’haftarà di Shabbat Hagadòl solamente quando cade nella vigilia di Pesach.
Come ogni Shabbat Hagadòl, dopo Minchà si usa leggere varie parti della Haggadà, a partire dal paragrafo “Avadìm hayinu”, “eravamo schiavi”.
Prepararsi per il Seder
Shabbat è un giorno di riposo e non è permesso iniziare a fare preparativi per dopo Shabbat, durante questo giorno. Per cui, solamente dopo l’uscita di Shabbat si può apparecchiare la tavola per il Seder, riscaldare o cucinare il cibo e preparare il piatto del Seder. Prima di iniziare si dice “Baruch Hamavdil ben kodesh lekodesh, Benedetto Sia coLui che divide tra il sacro (Shabbat) ed il sacro (la festività)”.
Di moèd è permesso cucinare (seguendo alcune accortezze) ma è vietato accendere una fiamma. Per cui se hai intenzione di usare il forno a gas, ricordati di accenderlo venerdi prima dell’entrata di Shabbat.
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