Isaia 54:11-55:5
La haftarà di questa settimana è la terza di una serie di sette haftaròt di consolazione che iniziano lo Shabbat dopo il digiuno del Nove di Av e proseguono fino a Rosh Hashanà.
Il Sign-re parla a una Gerusalemme "afflitta", "che non è stata consolata", assicurandole che la sua gloria, e quella del suo popolo, verrà ripristinata. Le fondamenta, le mura e la terra di Gerusalmmme saranno intarsiati con pietre preziose. I suoi figli saranno "discepoli del Sign-re" e godranno di una pace abbondante. Qualsiasi arma costruita per nuocerla, fallirà.
In seguito il profeta invita coloro che hanno sete di acquisire "acqua", ovvero coloro che sono assetati di spiritualità dovrebbero studiare le parole dissetanti della Torà. Egli promette al popolo un patto eterno simile a quello stretto con il Re Davide. Questo passo è anche un allusione al Messia, un discendente di Davide, che sarà riverito da tutte le nazioni del mondo.
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