La parashà di Re’è inizia con un'istruzione misteriosa per quando gli Ebrei entreranno nella terra d’Israele:
“Guardate" dice Moshè al popolo d’Israele "Oggi metto davanti a voi una benedizione e una maledizione...E sarà, quando il Sign-re vostro D-o ti porterà nella terra nella quale verrai, per possederla, affinché metterai la benedizione sul monte Gherizìm e la maledizione sul monte ‘Evàl.”1
Scopriamo questo rituale poco noto, e il suo significato:
1. L’evento viene menzionato nel Libro di Yehoshua
Come si svolgeva questo evento?
“Sei tribù furono mandati su ogni montagna. E tutto [il popolo d']Israele, e i loro saggi, gli ufficiali e i loro giudici, stettero in piedi da questa parte dell’Arca e da quella, davanti ai Cohanìm e i Leviti, i portatori dell’Arca del patto con il Sign-re...metà di loro erano davanti al monte Gherizìm e metà di loro davanti al monte ‘Evàl, mentre Moshè il servo del Sign-re aveva comandato, per benedire i figli d’Israele prima. E dopo [Yehoshua] lesse tutte le parole della legge, la benedizione e la maledizione, secondo tutto ciò che è scritto nel libro della Torà.” 2

2. I Cohanìm recitavano 12 principi morali
È scritto nel Talmùd che durante la cerimonia, i Cohanìm circondavano l’Arca Santa e i Leviti andavano attorno a loro. I Cohanìm recitavano dodici principi morali in forma positiva e in forma negativa, ad esempio: “Benedetto sia l’uomo che...maledetto sia l’uomo che...” Mentre dicevano le dichiarazioni positive, guardavano verso il monte Gherizìm, e quando dicevano le dichiarazioni negative guardavano il monte ‘Evàl. Dopo ogni principio, la congregazione rispondeva ‘amen’. 3

3. Le due montagne si trovano vicino a Shechem
Il monte Gherizìm ed il monte ‘Evàl stanno davanti l’uno l’altro, all’epoca dell’entrata degli Israeliti nella terra d’Israele, la loro posizione era nel centro del paese. L’antica città di Shechem si trova nella valle tra i due monti.

4. I monti rappresentavano il bene ed il male
Secondo la tradizione il monte Gherizìm era rigoglioso e fertile mentre il monte ‘Evàl era roccioso e arido, chiaramente questo era per illustrare le conseguenze delle nostre scelte. Possiamo scegliere la via giusta, rimanendo vicini a D-o e seguendo il Suo volere per una vita ricca e produttiva, oppure possiamo abbracciare il male e la negatività, una via che porta ad una vita vuota e sterile, senza significato e bontà.

5. Degli archeologhi hanno scoperto un possibile sito per l’altare di Yehoshua
Più avanti nel tempo, Moshè diede istruzioni più dettagliate, tra cui quella di erigere un altare sul quale offrire sacrifici. Nel 1987 dopo aver eseguto degli scavi nell’angolo nord del monte ‘Evàl, gli archeologi in loco credettero di aver trovato questo altare quando trovarono tante ossa di animali kasher, (come quelli usati per i sacrifici), insieme a pietre e cenere. Altri studiosi non erano d’accordo, secondo loro l’ubicazione di questa scoperta è diversa da quella descritta nel Libro di Yehoshua.4

6. Era un evento storico importantissimo
Quando il popolo entrò nella Terra Santa per la prima volta si radunò sopra questi due monti per dichiarare la lealtà all’unico D-o. In un epoca quando il monoteismo era novità, questo evento era una dichiarazione profondo della loro fede. Inoltre, secondo il Talmùd, questa era la prima volta che il popolo assunse la responsabilità spirituale l’uno per l’altro, a livello collettivo.

7. Le maledizioni non sono maledizioni
I nostri saggi ci rassicurano che “Nessun male scende dal cielo”, infatti tutto ciò che D-o fa è essenzialmente buono, tuttavia c’è il bene rivelato e il bene nascosto.
Secondo Rav Schneur Zalman di Liadi le maledizioni erano benedizioni in incognito, piuttosto che sventure che vanno superate. Quando una benedizione viene data dall’alto, la corte celeste valute se il beneficiario è meritevole. Per aggirare questo processo, D-o nasconde le benedizioni più sublimi, nel linguaggio delle maledizioni. 5

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