Mentre scriviamo queste righe i pensieri di tutti gli Ebrei del mondo sono rivolti ai nostri fratelli e alle nostre sorelle in Eretz Yisrael, la Terra Santa.

Con i nostri soldati che rischiano le loro vite per eliminare la minaccia dei terroristi verso il nostro popolo.

Con i loro parenti ed amici in ansiosa attesa di qualunque notizia al loro riguardo;

Con i civili innocenti, anziani giovani e bimibi piccoli che sono stati rapiti dai terroristi;

Con gli abitanti d'Israele che si trovano sotto al terrore costante rivolto alle loro case, agli asili, ai centri commerciali...

In un momento del genere ogni Ebreo si sente legato ad Eretz Yisrael, pur essendo fisicamente distante, e domanda:Che cosa posso fare? In quale modo posso aiutare i miei fratelli in Israele?

Il Rebbe di Lubavitch, Rabbi Menachem Mendel ci ha insegnato che c'è qualcosa che possiamo fare.

Il Rebbe ci ha insegnato il potere di una mitzvà.

Una mitzvà ha il potere di penetrare nella nostra essenza—dove siamo tutti uno e dove la distanza fisica non ha importanza. A questo livello una nostra buona azione aiuterà a portare la salvezza ai nostri fratelli.

Durante altri conflitti nella Terra d'Israele e durante momenti pericolosi per il popolo Ebraico, il Rebbe suggerì di osservare alcune mitzvot per incoraggiare le benedizioni e la protezione Divina. (vedi inserto sotto).

Non sottovalutiamo la forza del bene! Con un'unica buona azione, qui e ora, possiamo contribuire alla vittoria e alla sicurezza degli Ebrei in Israele.

Cogli l'occasione di fare uno o più delle seguenti mitzvot, ogni singola mitzvà fa una grande differenza.

· Studio della Torà (suggerimenti: apri un libro e studia, frequenta una lezione o studia online)

· Prega per la sicurezza di tutti i soldati dell'IDF e per tutti gli abitanti d'Israele (suggerimento: solitamente si recita il Salmo 20 in momenti simili)

· Tzedakà e atti di bontà: Metti una moneta nel bossolo, dai un dono di soldi a chi ne ha bisogno o aiuta una persona in qualsiasi altro modo.

· Tefillin: Se metti Tefillin ogni giorno, incoraggia un tuo amico a osservare questa mitzvà. Se non li metti, ora è un buon momento per iniziare! Clicca qui per una dimostrazione online o contatta un rabbino per informazioni.

· Mezuzà: Se non ce l'hai, comprala subito! Se ce l'hai sarebbe opportuno tirarla giù per controllare che nessuna lettera sia stata cancellata. Puoi contattare un rav per informazioni tramite questo link.

Challà: Quando fai la berachà sull'impasto della challà (con un minimo di 1.666KG di farina), pensa e prega per i soldati e cittadini di Eretz Yisrael. Partecipa tramite il gruppo 40 Donne e la Challà su facebook.


Alla vigilia della Guerra dei Sei Giorni nel 1967, quando il mondo intero aveva predetto l'imminente distruzione d'Israele, il Rebbe lanciò la campagna dei Tefillin e ci assicurò che avremmo visto grandi miracoli. Egli citò la promessa Divina che nel merito della mitzvà di Tefillin "tutti i popoli della terra osserveranno che tu sei il popolo chiamato con il nome del Sign-re e ti temeranno." (Deuteronomio 28:10).

Nell'estate del 1973 poco prima dell'attacco a sorpresa della guerra di Yom Kippur, il Rebbe chiese che bambini Ebrei si riuniscano per pregare e dire parole di Torà al Kotel, il Muro del Pianto, e in altri luoghi in Israele per realizzare il versetto:"Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai fondato la tua potenza... da far sparire i malvagi..." (Salmi 8:3).

Nel 1976, durante la cattura degli ostaggi ad Entebbe, il Rebbe incoraggiò l'importanza della mitzvà di Mezuzà enfatizzando la protezione che essa genera. Come hanno detto i nostri Saggi: "Un re umano siede nel suo palazzo e i suoi servi lo proteggono dall'esterno. Mentre voi dormite nei vostri letti e Hashem vi protegge (tramite la Mezuzà sui vostri stipiti) dall'esterno.

Nel 1982 durante la Guerra in Libano, il Rebbe lanciò una campagna per incoraggiare ogni Ebreo a comprare una lettera in un Sefer Torà per promuovere l'unione e la fratellanza. In molte altre occasioni, quando il popolo d'Israele fu minacciato dai suoi nemici, il Rebbe ci incoraggiò a reagire studiando più Torà, pregando e dando Tzedakà.