… perché vi elevate al di sopra della congrega del Signore?… (Bamidbar 16, 3)

… tu signoreggi sopra di noi e vorresti incrementare il tuo dominio? (Bamidbar 16, 13)

La Torà narra che Moshé non voleva accettare una posizione di comando rispetto al popolo si Israel (cf Shemot 4, 13) e inoltre è detto che egli fosse il più umile tra gli uomini (cf Bamidbar 12, 3). Quanto pare assurda, allora, l’accusa rivoltagli da Korach, soprattutto quella di voler addirittura aumentare sempre più il proprio dominio su tutti gli altri!

Questo è precisamente quello che la Torà ci insegna.

Quando una persona è coinvolta in una disputa personale, è soggetta a perdere ogni senso della logica ed ad aggrapparsi e a sostenere indiscriminatamente qualsiasi argomentazione, per quanto assurda essa sia.

Se chi ne è al di fuori si rende conto oggettivamente dei termini della disputa, coloro che vi sono coinvolti sono ciechi al punto da non vedere che talvolta si coprono di ridicolo.

Quanto appena detto è messo in evidenza bene dal versetto: Moshé disse a Korach: «Ascoltate, figli di Levi!» (Bamidbar 16, 8). La risposta di Moshé alle accuse di Korach era che gli altri leviti, nella posizione di osservatori obiettivi, attestassero l’assurdità delle sue parole.

Rabbi Meir Arik spiega le parole di Moshé: Che cos’è Aharòn che vi ribellate contro di lui?».

Il Talmud insegna che la vera natura del carattere di una persona emerge quando questi è soggetto a preoccupazioni finanziarie o quando è obnubilato in qualche modo dal vino o da altre sostanze oppure quando viene incitato all’ira.

Poiché Aharon non aveva beni personali, certo non era soggetto a preoccupazioni di carattere finanziario, inoltre, essendo Gran sacerdote, sempre pronto e intento al servizio divino, gli era vietato bere.

Dunque la sola via per conoscerne la vera natura del carattere rimaneva quella di provocare in lui un sentimento di ira.

Quando Moshé dice: «E Aharòn, che cos’è lui? Perché vi siete ribellati contro di lui?» (Bamidbar 16, 11), intende: «Se voi volete conoscere il vero Aharòn, provocatelo ribellandovi a lui, e poi avrete modo di osservare che egli reagisce con gentilezza. In altre parole se fate un passo indietro in modo da giudicare con oggettività la situazione, vi renderete conto dell’assurdità delle vostre argomentazioni».

È probabilmente impossibile, essendo coinvolti personalmente in una disputa, astrarsene, ma si dovrebbe fare attenzione a mantenere il controllo sui propri sentimenti e pensieri al fine di non perdere completamente una visione logica e la conseguente capacità di argomentare in base ad essa. Ogni altro atteggiamento risulterà autodistruttivo, come la tragica fine di Korach mostra così vividamente.