Ecco Io gli dono il mio patto: la pace (25, 12). Un patto di pace per lui [un patto che avrebbe recato a Pinechas stesso la pace], come un uomo che tributa gratitudine e favore nei confronti di qualcuno che gli ha arrecato un beneficio.
Il nome dell’uomo di Israele colpito… (25, 14). Dove si menziona la parentela dell’uomo santo per la preghiera, così si ricorda quella del malvagio [la sua posizione preminente all’interno della comunità; e più la persona si distingue, più forte sarà la condanna per la colpa commessa] per la vergogna.
Dopo la mortalità… (26, 1). Questo è paragonato a un pastore nel cui gregge sono penetrati dei lupi che hanno ucciso parte del bestiame. Egli, poi, conterà i capi rimasti per accertarsi del numero [questo spiega perché il censimento seguì la piaga mandata da D-o sul popolo].Un’altra interpretazione: quando il popolo partì dall’Egitto e seguì Mosè, il Signore comandò un censimento (cf Esodo 30, 12); ora, dopo le morti [e le nascite] intercorse durante gli anni nel deserto si rendeva necessario un altro conteggio (cf Midrash Tanchuma, 4).
Essi non furono contati… (26, 62). Qual è la ragione? [In un altro punto – 1, 49 – Rashi asserisce che i leviti furono censiti separatamente perché costituivano la legione del Signore o perché per loro non era stata decretata una morte in una regione selvaggia o, ancora, perché le Scritture spiegano qui che i leviti non furono inclusi nell’assegnazione della terra in Terra di Israele. Tutti i motivi elencati sono validi e si appoggiano l’uno all’altro trovandone ragione. Se i leviti fossero stati inclusi nel retaggio di Israele, in ogni caso sarebbe stato necessario contarli insieme a tutto il popolo. Le Scritture spiegano che essi non ebbero nulla. Comunque, oltre a ciò, perché non furono censiti con gli altri? A tale proposito Rashi nota e pone l’accento sul fatto che i leviti formavano una legione separata, la legione del Signore: se non fosse stato così, per loro non stato sentenziato di non subire la medesima morte degli altri].
Dovrà stare dinanzi a El’azar il sacerdote e chiedergli… (27, 21). Quando sarà opportuno e necessario uscire in battaglia.
Dietro l’ordine… (27, 21). Di El’azar.
… e tutta l’assemblea (27, 21). Il Sanhedrin [cf Talmud Yoma 73b].
… prese Giosuè… (27, 22). Lo persuase, verbalmente, rendendogli noto… per aver capeggiato i Figli di Israele [Mosè fece ciò che il Signore comandò: questo è per insegnare che Mosè disse a Giosué quanto grande fosse la sua fortuna nel divenire leader della comunità dei Figli dell’Onnipotente, come gli era stato comandato (cf versetto 18). L’aggiunta delle parole: … prese Giosuè implica che Mosè offrì spontaneamente ulteriori informazioni riguardanti il Mondo a Venire] nel Mondo a Venire [Sifrì, 23].
Tratto dal sito Cyberdrasha.it
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