I Re 18:46-19:21
Il protagonista della haftarà di questa settimana è il profeta Elia-Eliahu. Secondo la tradizione, Elia aveva la stessa anima di Pinchas, l’eroe della parashà di questa settimana. Inoltre essi avevano in comune un grande zelo, combattendo per D-o nonostante i potenziali pericoli.
Dopo il confronto con i profeti del Baal al Monte Carmel, la regina Jezebel, emanò una sentenza di morte per Elia. Egli quindi scappò al deserto di Judah e chiese a D-o di farlo morire. Mentre dormiva, un angelo lo svegliò e gli diede da bere e da mangiare. Con le energie rinnovate, Eliah viaggiò per quaranta giorni finché arrivò al Monte Chorev (Sinai) dove dormì in una caverna. Lì D-o gli parlò chiedendogli il motivo della sua visita.
“Ed [Elija] disse: “Sono stato zelante per D-o, il Sign-re of Hosts, poiché I figli d’Israele hanno abbandonanto il Tuo patto. Essi hanno rotto i Tuoi altari e hanno ucciso I Tuoi profeti con la spada e io sono rimasto solo, ed essi cercano di prendere la mia vita”.
Elia ricevette l’ordine di lasciare la caverna e di andare sul monte. “Ecco! La presenza di D-o passerà” C’era un vento forte che stava spaccando le montagne e rompendo le rocce, ma Elia si rese conto che D-o non era nel vento. In seguito venne un terremoto, seguito dal fuoco, ma di nuovo, Elia comprese che ne l’uno nell’altro erano D-o. Dopo il fuoco, egli sentì una voce discreta e silenziosa e comprese che la Presenza Divina era apparsa.
D-o chiese ad Elia il motivo della sua visita ed il profeta ripetè la stessa risposta di prima. Il Sign-re istruì Elia di andare a Damasco e di ungere Hazael come il re di Aram e Yehu come re d’Israele come pure di ungere Elisha come un profeta al suo posto. Queste tre persone avrebbero continuato la sua battaglia contro il Baal.
Elia seguì le istruzioni, trovò Elisha e lo assunse come suo assistente ed eventuale successore.
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