Giudici 13:2-25

Vi era un uomo di Tzor’à, di una famiglia della tribù di Dan, che si chiamava Manoach. Sua moglie era sterile e un inviato del Sign-re si presentò a lei e le disse che da lei sarebbe nato un figlio. Per questo lei avrebbe dovuto fare attenzione a non bere vino o bevande inebrianti e stare lontana da cibi impuri; queste restrizioni perché suo figlio sarebbe stato un nazir, e avrebbe salvato Israele dai Filistei.

La donna raccontò quello che aveva detto l’inviato del Sign-re al marito. Manoach pregò il Sign-re di far loro sapere come avrebbero dovuto comportarsi con il figlio che sarebbe nato, il Sign-re lo esaudì e rimandò a loro il suo inviato.

Manoach ascoltò il messo che ripeté quello che aveva detto alla moglie, poi l’uomo volle conoscere il nome di colui che portava queste importanti notizie così da onorarlo con un sacrificio in suo onore, ma il messo rispose di non ringraziare lui e che il suo nome sarebbe dovuto rimanere nascosto, piuttosto il sacrifico lo facesse in onore dal Sign-re. Così fece Manoache e preparò l’olocausto.

La donna partorì il figlio e gli diede nome Sansone. Il bambino crebbe e il Sign-re lo benedisse e il Suo spirito stava su di lui.