La mitzvà della mucca rossa ha un legame stretto con Moshè Rabenu, infatti egli era colui che aveva preparato la prima mucca rossa, ed era lui la persona alla quale si doveva portare la mucca, com’è scritto: "Ti porteranno la mucca rossa”. I nostri saggi imparano da questa frase due concetti che esprimono questo legame:
1- “Tutte la mucche verranno annullate – la tua (di Moshè) resterà per sempre”. Cioè che solamente dalle ceneri della mucca fatta da Moshè era possibile santificare i Cohanim per poter preparare altre mucche rosse.
2- Questa mitzvà della mucca rossa viene definita ‘chukàt’ che è il termine che viene usato per definire uno statuto incomprensibile. Nemmeno il re Salomone che era riuscito a comprendere le motivazioni di tutte le mitzvòt, non riuscì a capire quella della mucca rossa, l’unica persona che era in grado di concepire la logica di questa mitzvà, era Moshè Rabenu.
La vita eterna
Dicono i nostri saggi che la mucca rossa viene per perdonare il peccato del vitello d’oro (la mucca sarebbe come la madre che viene a pulire la sporcizia del figlio: il vitello). Se gli ebrei non avessero commesso l’errore del vitello d’oro, avrebbero meritato di redimersi dall’angelo della morte. Siccome nel Matan Torà c’è scritto che il mondo si era purificato dall’impurità causata dal peccato di Adamo, fonte della morte nel mondo, ciò significa che a partire da quel momento era stata abolita la morte dal mondo, solo che quando fu fatto il vitello quell’impurità tornò causando il ritorno della morte nel mondo.
La mucca rossa era capace di purificare la persona dall’impurità del morto, ma non toglieva la morte in modo definitivo. Solo l’ultima mucca, per l’esattezza la decima, quella che farà Mashiach, sarà in grado di portare il mondo ad una purificazione totale da questa impurità sopprimendo così la morte dal mondo, come dice il profeta Isaia (25,8) “verrà inghiottita la morte per sempre”.
La Forza di Moshè
Questo è il legame che c’è tra la mucca rossa e Moshè Rabbenu. Per sopraffare la morte necessitiamo dell’aiuto di Moshè che ha una forza spirituale eterna. Su Moshè c’è scritto che “Le azioni di Moshè sono eterne” anche su Moshè stesso dice il Talmud: “Moshè non morì”. La forza di Moshè è quella che ha sempre tenuto saldo il legame tra il popolo d’Israele e D-o mantenendoli così attaccati alla fonte della vita, ed impedendo il loro distacco da Hakadosh Baruch Hu, che viene inteso come la morte. Legandosi al Moshè di ogni generazione ci si unisce a D-o, come dicono i nostri saggi “Unisciti ai saggi ed è come se foste uniti a Me”.
Likutè Sichòt
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