Domanda:
Sembra che l’eclisse solare di oggi è il primo in più di un secolo che sarà
visibile negli Stati Uniti. Alcuni dicono che le eclissi sono un segno di
malaugurio. Qual è la versione Ebraica di questo fenomeno?
Mi chiedo anche se c’è una benedizione da dire quando si vede un’eclisse? Ho notato che ci sono benedizioni per molti fenomeni naturali come i fulmini, i tuoni, gli arcobaleni ed i terremoti, ma non ho visto nulla riguardo le eclissi?
Risposta:
I saggi del Talmùd dicono:
>“Quando i luminari vengono colpiti, è un cattivo presagio per il mondo. A cosa possiamo paragonare ciò? Ad un re in carne ed ossa che preparò un banchetto per i suoi servi e mise una lanterna per illuminare la sala. Poi si infuriò con loro e disse al suo servo: ‘prendi la lanterna da loro e falli sedere al buio’”.
Il Talmùd continua poi con una descrizione dei peccati per cui i luminari vengono colpiti.
Sorge una domanda. Già ai tempi del Talmùd era nota la prevedibilità delle eclissi (il Talmùd fu completato nel Quinto secolo in Babilonia). Ed oltre alle conoscenze scientifiche note all’epoca, i saggi del Talmùd sapevano calcolare le eclissi per via dei calcoli precisi e complessi che facevano per stabilire il capomese Ebraico (Rosh Chodesh), interessantemente un eclisse solare può avvenire solamente nei giorni prima del nuovo mese secondo il calendario Ebraico.
Quindi come mai i saggi del Talmùd dicono che un eclisse è un segno di malaugurio causato dai nostri peccati? Dopotutto essi sapevano che l’eclisse era prevedibile, allo stesso tempo credevano che peccati non sono prevedibili! Ancora più sconcertante il Midrash Pirkè deRabbi Eliezer, che precede il Talmùd, mantiene che le eclissi sono sia un fenomeno astronomico naturale che un segno negativo.
La spiegazione semplice a questa domanda è che l’eclisse non viene causata da un peccato. Piuttosto, è un segno di un momento difficile, un momento quando c’è una predisposizione naturale al peccato e pertanto il giudizio per il peccato è severo.
Secondo il pensiero tradizionale, il tempo non è omogeneo. Il Talmùd offre numerosi esempi di periodi positivi e negativi nel tempo. Alcuni momenti sono più propizi per fare determinate azioni “la maggior parte della saggezza di una persona, viene ottenuta solo di notte”, similmente, le ore mattutine sono considerate propizie affinché le preghiere vengano accetate. Nascere in certi momenti crea un’inclinazione a certi modi di comportarsi sia nel bene che al contrario.
Ovviamente, tutto ciò non è una contraddizione ad un concetto fondamentale del pensiero Ebraico, ovvero che gli esseri umani hanno il libero arbitrio. “La libertà è data ad ogni persona” dice la Mishnà, sia se essere giusti che il contrario. Perciò è impossibile che la tua tendenza innata ti porti immutabilmente al bene o al male; piuttosto, il segno nel quale sei nato crea un’inclinazione verso certi comportamenti, tuttavia con un po’ di sforzo, puoi prevalere sulle tue tendenze naturali e perfino trasformarle.
Ciò è il caso anche riguardo le eclissi ed altri “segni nei cieli”. Quando D-o creò il mondo, Egli creò segni nei cieli affinchè le persone siano consce dei momenti quando ci sarà una predisposizione al peccato e alla punizione. L’eclisse stessa non è necessariamente un segno che le persone si comporteranno in modo negativo, bensì è un monito: state attenti in questo momento. Sforzatevi a fare buone azioni. Evitate situazioni che potrebbero mettere in difficoltà il vostro coraggio morale.
È ora comprensibile perché non hai trovato una benezione da dire quando si vede un eclisse. Il Rebbe di Lubavitch, Rabbi Menachem Mendel Schneerson spiega che siccome le eclissi vanno usate come opportunità per incrementare nella preghiera e l’introspezione, piuttosto che incoraggiare benedizoni gioiose, perciò non si dice una benedizione.
Nella storia della creazione del mondo riportata nell’inizio del libro di Genesi, la Torà dice: “E D-o disse, ‘Che ci siano luminari nella distesa dei cieli…ed essi saranno segni per le stagioni stabilite e per i giorni e gli anni’”. I commenti classici spiegano che le parole “essi saranno segni” sono un riferimento alle eclissi, da qui impariamo che questi fenomenti vanno intensi come segni per noi.
Allo stesso tempo, il profeta Geremia dice, “Ascolta alla parola che il Sign-re ha detto riguardo a te, o casa d’Israele…così dice il Sign-re: ‘ dai modi delle nazioni non imparerai, e dai segni del cielo non essere turbato’”.
In altre parole, questi sono in effetti “segni del cielo” eppure il profeta ci dice che non dobbiamo temerli poiché come spiegano i saggi del Talmùd, fin quanto una persona si comporta adeguatamente, non ha nula da temere.
Rav Yehuda Shurpin, Chabad.org
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