Isaia 27:6-28:13; 29:22-23
La haftarà di questa settimana ha molti aspetti in comune con la parashà. Uno di essi è il messaggio di Redenzione trasmesso dal profeta Isaia “e sarete riuniti, uno per uno O figli d’Israele”, messaggio che ricorda ciò che il Sign-re ha trasmesso a Moshe nel rovo rovente e che il leader a sua volta ha comunicato al Faraone.
La haftarà alterna tra le profezia di Isaia riguardo la redenzione futura ed i suoi ammonimenti agli Ebrei riguardo il loro comportamento negativo.
Isaia inizia la profezia parlando della misericordia che il Sign-re ha mostrato verso il Suo popolo e la punizione che i persecutori Egizi hanno sofferto , in particolare lo stato d’ebrezza di molti membri del popolo. Il profeta prosegue, parlando della redenzione finale, “…in quel giorno il grande shofar verrà suonato, e quelli persi nella terra di Assiria e coloro che sono esiliati nella terra d’Egitto verranno e si inchineranno davanti al Sign-re sul sacro monte di Gerusalmme”.
Il profeta rimprovera lo stato d’ebrezza di molti membri del popolo, ammonendoli riguardo la punizione che li spetta.
La haftarà finisce con una nota positiva: “…Giacobbe non avrà più da vergognarsi, e la sua faccia non impallidirà più. Poiché quando vedrà i suoi figli l'opera delle mie mani, tra loro, che santificheranno il Mio nome…”;
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