Nella parashà di questa settimana inizia l’amara schiavitù del popolo ebraico.
D-o appare a Mosè in un roveto ardente e gli comanda di andare con suo fratello Aron dal Faraone e di chiedergli di lasciare liberi gli ebrei in modo che possano servire D-o.
Il Faraone risponde (Esodo 5:04): “Mosè ed Aron, perché distogliete il popolo dalle sue attività? Andate alle vostre faccende!"
Il Midrash spiega che l'intera tribù di Levi non era soggetta alla schiavitù, piuttosto essi erano liberi di studiare.
Mosè e Aron appartenevano alla tribù di Levi, quindi il Faraone stava dicendo loro di andare alle loro faccende ovvero i mestieri di casa o lo studio della Torà.
Nachmanide aggiunge che era usanza comune in tutte le nazioni, di designare degli studiosi che sarebbero stati liberi dalle preoccupazioni materiali, per essere poi utilizzati come guide spirituali.
Allo stesso modo, il Faraone aveva esonerato la tribù di Levi dal lavorare come schiavi per dedicarsi interamente allo studio della Torà.
Il Faraone stava dicendo a Mosè e Aron, di smettere di disturbare il popolo e di non cercare di liberarli affinché potessero andare al Sinai a ricevere la Torà. Era sufficiente che i leader studiassero, egli non voleva che essi disturbassero la gente comune.
Mosè e Aron, avevano una visione molto diversa sulla questione.
Essi non erano soddisfatti della loro abilità di studiare e mettere in pratica, erano determinati a liberare tutto il popolo ebraico, in modo che l'intera nazione potesse essere coinvolta nella Torà e mitzvòt.
Questo messaggio è tuttora attuale.
Una persona non può essere soddisfatta della propria pratica dell'ebraismo e studio della Torà, senza preoccuparsi che il suo fratello Ebreo non sia anche esse coinvolto in queste attività.
Questo è l’atteggiamento del Faraone che suggerisce “vai alle tue faccende”, cioè: fatti gli affari tuoi.
L'approccio corretto è quello di Mosè e Aron: fare in modo che tutti gli ebrei abbiano la possibilità di praticare la loro religione e studiare la Torà.
Questo è un obbligo per tutti, ed è particolarmente doveroso per gli studiosi della Torà.
Questo è l'atteggiamento di Mosè: una preoccupazione genuina per il prossimo, fornendo in tal modo ispirazione e istruzione per tutti, che a sua volta porterà alla redenzione finale .
Possa essa venire rapidamente ed ai nostri giorni. Amen.
לע"נ הרה"ח הר"ה"ג ר' אברהם דוב בן ר' יהושע ז''ל In beloved memory of Rabbi Abraham B. Hecht obm.
Rav Yaakov Kantor è direttore della Chabad Jewish Center a Lugano
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