Domanda: Come Mai Moshè ruppe le Tavole della Legge? Ho sentito che l’ha fatto per via del comandamento della Torà che prevede la pena di morte per l’idolatria. Se egli avesse dato la Torà agli ebrei in quel frangente, essi sarebbero stati tutti condannati a morte, perciò Moshè ruppe le Tavole della Legge per salvare la vita del suo popolo. Questa interpretazione è corretta? Ci sono anche altri motivi?
Risposta: I midrashìm e vari commenti biblici offrono diverse spiegazioni a questa azione drastica di Moshè. Ne seguono alcuni:
1) La spiegazione che hai citato è effettivamente riportata nel midrash ed anche Rashì, il principale commentatore della Torà, offre una spiegazione simile sul verso Esodo 34,1. “Questo può essere paragonato a un re che è andato all’estero e ha lasciato la sua fidanzata con le sue ancelle. La promessa sposa comincia ad avere una brutta reputazione a causa del comportamento immorale delle ancelle. A quel punto la persona incaricata di difenderla strappa il contratto matrimoniale, dicendo: se il re decide di ucciderla dirò a lui: “non è ancora tua moglie”.
2) Secondo un’altra spiegazione, riportata sempre da Rashì sul verso Esodo 32,19, Moshè fece il seguente calcolo:
“Egli disse [a se stesso]: Se riguardo al sacrificio Pasquale che è soltanto uno dei precetti la Torà scrive “nessuno straniero può parteciparvi”, [ora che] l’intera Torà è qui [ndr I Dieci Comandamenti che includono a loro volta l’intera Torà], e tutti gli Israeliti sono apostati; gliela debbo dare?” (tratto dal Talmud, Shabbat 87a)
3) Secondo un’altra classica interpretazione, le Tavole, due grandi pietre di zaffiro, pesavano troppo per essere trasportate da un essere umano solo ma le lettere in esse incise dal Sign-re alleggerirono miracolosamente le pietre permettendo a Moshè di trasportare le Tavole della Legge. Quando le lettere 'videro' il Vitello d’Oro che gli Israeliti avevano costruito, ne furono disgustate e ‘volarono’ fuori dalle Tavole tornando alla loro origine Divina e lasciando Moshè con un peso che egli da solo non poteva trasportare e che quindi lasciò cadere (Talmùd Yerushalmi Ta’anit 4:5).
4) Altri ancora spiegano che Moshè ruppe le Tavole per scoraggiare il Sign-re dall’attuare il Suo piano di distruggere il popolo a causa del loro peccato e di creare un nuovo popolo eletto da Moshè e dai suoi discendenti (vedi Esodo 32,10). Infatti, quando ruppe le Tavole, egli disse al Sign-re, “Ora sono un peccatore come loro; se decidi di sradicarli - distruggi anche me” (Midrash Rabbà, Esodo 41,1).
Rav Baruch Shalom Davidson per gentile concessione di Chabad.org
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