Questo brano descrive il processo di purificazione da intraprendere per diventare puri dopo il contatto con la morte, per poter accedere al Santuario ed effettuare il sacrificio pasquale.
I Maestri stabilirono di effettuare tale lettura in un lasso di tempo sufficientemente precedente a Pesach per dare modo a coloro che vivevano fuori da Gerusalemme di ricordare la necessità di purificarsi tramite la cenere della vacca rossa e di provvedere.
Non è il morto che rende impuri e non sono le acque che purificano, ma disse D-o: una legge ho stabilito, un decreto ho decretato e tu non hai la facoltà di trasgredire il mio decreto