Si tratta di un miracolo che trascende i limiti della natura ma al tempo stesso è vissuto ed è visibile a tutti. “Zot” – possiamo indicare il miracolo, svelare ciò che normalmente rimane celato.
Ogni ebreo deve vedersi come un “ambasciatore di luce”, che quindi non tiene la sua luce chiusa in casa ma la diffonde all’esterno con tutte le possibilità a sua disposizione
Ci dovrebbe essere solo una celebrazione di sette giorni, poiché il miracolo per cui osserviamo la festa di Chanukà era in realtà, un miracolo di sette giorni.
Quando si parla di miracolo, si pensa in genere a un avvenimento assolutamente straordinario che sconvolge l’ordine naturale degli eventi e dei fenomeni
La festività di Chanukkà commemora la consacrazione del Tempio di Gerusalemme dopo che un gruppo di guerrieri Ebrei, i Maccabei, miracolosamente sconfisse il potente esercito Greco-Siriano.