Quando accendi i lumi… (8, 2). Perché i versetti relativi al compito dell’accensione dei sette lumi della Menorà seguono direttamente quelli inerenti le offerte dei capi tribù? Perché quando Aronne vide tali offerte si sentì umiliato, poiché non poteva unirsi a loro nel compire quel gesto, né lui né alcuno della sua tribù. Il Santo Benedetto Egli sia disse ad Aronne: «Tramite la tua vita i tuoi sono più grandi dei loro, perché tu accendi e mantieni la fiamma della lampada».

All’ordine del Sign-re partivano… (9, 18). Si impara da una Barayta, cioè da un commento aggiunto, il compito del Tabernacolo. Quando gli ebrei erano sul punto di partire, la nube… si stendeva sulla tribù di Giuda… Le trombe suonavano, ma il popolo non procedeva fino a che Moshe non intonava: « Sali, o Sign-re… ». Dopo… partiva. Questo è in Sifri. (Il testo della Barayta termina con il “dar fiato alle trombe”, Rashi aggiunge la preghiera di Mosè sulla scorta di Sifri 10, 35. Gur Arié – 2, 29 – dice che il popolo vede la nube, ode il suono delle trombe, ma non percepisce la preghiera di Mosè; gli ebrei aspettano, certo, le sue parole, ma solo come segnale definitivo per la partenza. Questo spiega l’omissione da parte della Barayta )

Fai per te stesso due trombe d’argento massiccio… (10, 2). Così che essi possano suonarle dinanzi a te come a un re; come è detto: C’era un re tra i giusti (Devarim 33, 5).

Falle con le tue risorse.

Tu le farai e le userai, ma ciò non è permesso a nessun altro (Bamidbar Raba 15, 15).

Poi venne smontato il tabernacolo… (10, 17). Mossosi il vessillo di Giuda, la prima tribù a partire dall’accampamento, Aronne e i suoi figli entravano nel Tabernacolo, smontavano la parochet, la tenda e con essa ricoprivano l’Arca come è detto: «Aronne e i suoi figli entreranno quando l’accampamento è sul far della partenza». I figli di Gershon e i figli di Merari smontavano il Tabernacolo, lo ponevano in un contenitore. L’Arca e gli accessori sacri, trasportati da Kehat, rimanevano coperti… fino a che il vessillo della tribù di Ruben non partiva. Dopo si avviava anche la famiglia di Kehat.

…ed eressero il Tabernacolo prima che gli altri fossero arrivati (10, 21). I figli di Gershon e quelli di Merori [A una lettura superficiale del passo potrebbe sembrare che i kehatiti erigessero nuovamente il Tabernacolo, ma ciò è impossibile. Non avrebbero certo potuto farlo prima di giungere loro stesso al nuovo accampamento. O da parte dei ghershoniti o dei meroriti che li precedevano immediatamente. Eressero il Tabernacolo si riferisce agli appartenenti a queste ultime due tribù menzionati nel versetto 17] che erano preceduti dalla partenza di altre due tribù [Gershon e Merori partivano dopo Giuda, prima di Ruben; Kehat partiva dopo Ruben. Dunque Gershon e Merori precedevano Kehat di due partenze, la propria e quella di Ruben] avrebbero eretto il Tabernacolo non appena la Nube di fosse fermata. Il segnale sul quale ci si basava per fissare il luogo dell’accampamento lo si evinceva dall’osservazione dal vessillo della tribù di Giuda [ Ma non arbitrariamente. La disposizione dell’accampamento era definita dalle parole di D-o] che si accampava quando i figli di Kehat erano ancora in cammino. I figli di Gershon e quelli di Merori avrebbero eretto la struttura del Santuario nel deserto, in modo tale che, quando i kehatiti sarebbero giunti a loro volta, avrebbero trovato tutto già predisposto per deporre l’Arca, la Tavola, gli Altari e la Menerà – il Candelabro a sette bracci. Questo è il senso del passo.

Chovav (10, 29). Si tratta di Yithro [suocero di Mosè; cf Esodo 3, 1], come è detto: Dei figli di Chovav, suocero di Mosè… [Giudici 4, 11. Questo dimostra che la locuzione suocero di Mosè nel versetto di Numeri 10, 29 non si riferisce a Reuel, ma a Chovav]». Ma perché allora la Torà dice: Essi si recarono da loro padre Reuel (cf Esodo 2, 18). Questo è per insegnare che i figli chiamano i propri nonni padri. Egli ebbe molti nomi: Yithro (lett. aggiunto, addizionale) poiché egli aggiunse un capitolo alla Torà [cf Esodo 18, 13, 26 dove è riportato il sistema di amministrazione della giustizia di Yithro]. Chovav (lett. colui che tiene in gran conto. Infatti egli teneva in gran conto la Torà) e altri ancora.

La nube del Sign-re fu sopra di loro… (10, 34). Vengono ricordate sette nuvole durante i loro viaggi [la nube di D-o in questo passo; …la tua nube sta su di loro (Numeri 14, 14); …nella colonna di nube… (Numeri 14, 14); …Quando la nube sostava sulla tenda… (Numeri 9, 19); Allorquando la nube si ritirava… (Esodo 40, 36); ma quando la nube non si ritirava… (Esodo 40, 37); poiché la nube di D-o… (Esodo 40, 38). In verità la nube è menzionata in molti altri passi: perché sono contati solo questi citati? Perché il loro soggetto è la nube stessa, in quanto guida e accompagnatrice del popolo, mentre negli altri passi il centro è il popolo stesso in relazione a come si accampa o viaggia rapportandosi alla nube]. Le nubi erano disposte: quattro per ogni lato, una sopra, una sotto e una che precedeva. Quella posta in basso, sfiorava il terreno e uccideva serpenti e scorpioni.

Il popolo gridò contro Mosè… (11, 2). Questo è paragonato a un re di carne e sangue che era adirato con il figlio. Il figlio dall’amico più intimo del padre e gli disse: «Vai e domanda per me il perdono a mio padre» (Sifri 11, 2).