Colui che teme il Sign-re raggiungerà una posizione di autorità.
Mosè temeva il Sign-re e infatti Egli fece di li un capo la cui autorità sul popolo era equivalente a quella di un re degli ebrei. D-o gli disse esplicitamente: «Tu sei un re, avrai delle trombe, proprio come un re, per il quale si suonano ogni quale volta esce in battaglia. Avrai due trombe in tuo possesso privato; non serviranno per alcun altro capo».
La santità delle trombe di Mosè era così grande che furono celate così che nessuno, in futuro, fosse re o capo spirituale sarebbe stato in grado di farne uso.
Neppure a Yohoshua, il suo successore, fu permesso. Infatti quando egli conquistò Gerico, conseguendo la sua prima vittoria in Terra diIsraele, i Sacerdoti suonavano shofarot, i corni di montone, non le trombe di Mosè.
D-o comandò che le due trombe fossero assolutamente identiche, fatte in argento, poiché trombe d’oro avrebbero ricordato la colpa del vitello.
Ciascuno spostamento dei figli di Israele nel deserto era annunciato da tre segnali:
prima di tutto la Nuvola della Gloria, che stava sopra il Tabernacolo, si sollevava a indicare al popolo l’imminenza della partenza; quindi Mosè proclamava: «Ordina il Sign-re: è tempo di partire» indicando la Nuvola che cominciava a muoversi; infine i Sacerdoti davano fiato alle trombe d’argento. A questo punto il popolo si metteva in marcia.
Le trombe non servivano solo per dare il segnale della partenza ma, tramite la differenza tra i suoni emessi, erano anche impiegate sia per convocare l’intero popolo in assemblea, sia per chiamare a consiglio i capi tribù.
Per la partenza entrambe simultaneamente suonavano: tekia – teru’a – tekia.
Per la convocazione di tutto il popolo sempre le due trombe simultaneamente intonavano una tekia.
Per convocare i capi delle tribù una sola tromba emetteva una tekia.
Il Sign-re lasciò come precetto per tutte le generazioni, il compito di suonare trombe nelle seguenti occasioni:
Durante una calamità, quando il nemico attacca, in caso di epidemia e altre situazioni simili.
Udendo il suono della tromba, D-o promette di ricordare in bene il popolo di Israele e salvarlo dal pericolo, poiché il suono della tromba ha lo scopo di riscuotere gli ebrei facendoli uscire dal loro stato di apatia o di lassismo nei confronti della religione e dell’osservanza dei comandamenti divini inducendoli a fare teshuvà, a pentirsi e correggere il loro comportamento: ed è proprio questo che suscita l’intervento dei Cieli.
Nel Bet Hamiqdash, il Santuario di Gerusalemme, i Sacerdoti suonavano quotidianamente le trombe mentre venivano offerti i sacrifici comuni.
Ogni giorno nel Santuario le trombe emettevano 21 suoni:
tre al mattino in occasione dell’apertura delle porte; nove durante l’offerta quotidiana del mattino; nove durante l’offerta quotidiana del pomeriggio; altri nove se vi era un sacrificio aggiuntivo; ogni vigilia di Shabbat, tre suoni nel pomeriggio servivano a ricordare al popolo era tempo di cessare il lavoro. Come lo Shabbat era prossimo a iniziare, venivano emessi altri tre suoni.
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