La Torà narra in questa parashà come il popolo ebraico viaggiasse attraverso il deserto all’ordine del Sign-re si accampavano e secondo l’ordine del Sign-re partivano e ancora …l’Arca del Patto del Sign-re procedeva davanti a loro (Numeri 10, 33).

In tutta la sua storia il popolo ebraico, sia vivesse in pace e prosperità (si accampavano) sia in esilio o errabondo (partivano), era sempre conscio che ciò avveniva per ordine del Sign-re. La stessa Provvidenza Divina che largì al popolo pace e prosperità, decretò pure l’esilio e le sofferenze.

L’Arca del Patto – la Torà – ha sempre guidato il popolo ebraico; il legame con il Creatore è sempre rimasto inalterato tanto in tempi di sventura quanto in tempi felici.

Ciò che vale per l’intero popolo ebraico vale anche per il singolo ebreo. Dal momento in cui nasce fino all’ultimo respiro, l’ebreo intraprende molti viaggi nel corso del suo sviluppo fisico e spirituale. L’Arca del Patto – la Torà – procede dinanzi a lui, gli indica il cammino e lo incita a proseguire sulla sua scorta.

È dovere di tutti aiutare gli ebrei che – nel loro viaggio attraverso la vita – non distinguono più il segno del Sign-re e non ne sentono il richiamo; questa attività ha un’importanza unica per l’individuo, per la comunità e per tutto il popolo ebraico e a essa vale la pena di dedicare ogni sforzo.