‘Essav serbò odio nei confronti di Ya’acòv per la benedizione che suo padre gli aveva dato e disse in cuor suo: «Sono vicini i giorni del lutto di mio padre; allora ucciderò mio fratello Ya’acòv» (Bereshit 27. 41).
Un animale bovino o un animale ovino o caprino, lui e suo figlio, non li scannerete nello stesso giorno (Vayiqrà 22, 28).
Disse rabbi Berechjà a nome di rabbi Levi: «È scritto: Il giusto conosce l’anima del suo bestiame, ma la pietà dei malvagi è crudeltà (Mishlé 12, 10).
Il giusto conosce… questo è D-o, in quanto è scritto nella Torà: qualora ti capitasse per la strada il nido di un uccello… e contenga pulcini o uova e la madre li sta covando, non devi prendere la madre da sopra i figli (Devarim 22, 6).
La pietà dei malvagi… questo è Sennacheribbo, in quanto su di lui è scritto: madre e figli vennero schiacciati (Oshea 10, 14)».
Altra spiegazione: Il giusto conosce… questo e D-o, in quanto è scritto nella sua Torà: qualora nasca un animale bovino, ovino o caprino, resterà sette giorni con sua madre e dall’ottavo giorno in poi sarà gradito come sacrificio… (Vayiqrà 22, 27).
La pietà dei malvagi è crudeltà… questo è Aman il malvagio, in quanto è scritto: con l’ordine di sterminare, di uccidere, di distruggere tutti gli ebrei, dal giovane al vecchio, bimbi e donne nello stesso giorno (Ester 3, 13)».
Disse rabbi Levi: guai ai malvagi che operano (che confabulano) contro Israele e ognuno di essi dice: «La mia idea è migliore della tua».
‘Essav disse: «Stupido era Caino, che uccise il fratello mentre suo padre era in vita; non sapeva forse che suo padre avrebbe prolificato e quindi aumentato la prole? Io non agisco così, bensì: si avvicinano i giorni del lutto di mio padre; allora ucciderò mio fratello Ya’acòv» (Bereshit 27. 41).
Il faraone disse: «Stupido era ‘Essav, che disse: si avvicinano i giorni del lutto di mio padre…;non immaginava che suo fratello avrebbe avuto figli mentre suo padre era in vita? Io non agisco così, bensì li uccido mentre sono piccoli». Come è detto: quando assisterete le donne ebree nel parto, osservate il luogo in cui si trova il neonato e se è un maschio lo ucciderete (Shemot 1, 16).
Aman disse: «Stupido era il faraone che disse: ogni figlio che nascerà…; non sapeva forse che le figlie avrebbero prolificato e fatto aumentare la prole? Io non agisco così, bensì: …sterminare, uccidere, distruggere tutti gli ebrei, dal giovane al vecchio, bimbi e donne nello stesso giorno (Ester 3, 13)».
[Oggi si potrebbe aggiungere:
Hitler disse: «Stupido era Aman che disse: …distruggere tutti gli ebrei…; non sapeva che tutto il mondo l’avrebbe saputo e gli avrebbe impedito di portare a compimento il suo piano? Io non agisco così, bensì creo campi di lavoro, così nessuno si accorgerà della soluzione finale».]
Altrettanto Gog e Magog in futuro diranno: «Sono stati stupidi i primi che confabularono contro Israele, non sapevano forse che i figli di Israele hanno chi li protegge in Cielo? Io non agisco così, bensì prima mi occupo del loro Signore e poi di loro». Come è scritto: Insorgeranno i re della terra, i principi si consiglieranno tra loro contro il Signore e contro il suo unto (Tehillim 2, 2).
Disse D-o: «Malvagio! Di me ti vuoi occupare? Giuro che muovo guerra contro di te». Come è scritto: il Signore sorgerà a combattere contro quelle nazioni… (Zecharyià 14, 3).
E così è scritto ancora: Il Signore sarà proclamato re su tutta la terra; in quel giorno il Signore sarà l’unico e il Suo Nome uno (Vayiqrà Rabba 27, 11).
Prima di commentare il midrash è utile qualche osservazione stilistica.
Si noterà, infatti come, pur dovendo parlare del brano biblico della settimana, che in questo caso parla di ‘Essav e dei suoi pensieri contro il proprio fratello, l’autore del midrash inizi con un versetto citato da Mishlé per stupire gli ascoltatori che non sanno ancora come il darshan (colui che racconta il midrash) riuscirà a collegare il versetto con il brano di Torà in questione. Tuttavia, mano a mano che il darshan parla, il collegamento diventa chiaro.
Prima si parla della crudeltà dei malvagi che uccidono le madri con i figli: lentamente traspare l’analogia con ‘Essav che vuole uccidere il fratello quando il padre morirà.
Poi viene ‘Essav stesso: «Stupido era Caino…» e allora il quadro si chiarisce, almeno stilisticamente; rimane ancora la domanda: qual è il significato che si cela dietro le parole del darshan e qual è il collegamento diretto con la parashà?
È ovvio che le figure presentate dal midrash, ‘Essav, faraone, Aman sono simboliche: essi rappresentano, infatti, differenti tipi, nelle varie epoche, di persecutori del popolo ebraico.
Il midrash nota come più il progresso va avanti, più le tecniche distruttive si perfezionano.
I freni morali che impediscono una distruzione totale vengono considerati dai posteri come sintomi di stupidità: «Stupido era… ».
L’ultimo dei personaggi, Gog e Magog, capisce che la distruzione fisica degli ebrei non serve a nulla o non è possibile, visti i precedenti storici e quindi l’unico mezzo efficace è la distruzione spirituale.
Fa però notare il midrash: tutti questi popoli non hanno tenuto conto che esiste D-o che vigila sul popolo ebraico, come è scritto: poiché non dorme e non sonnecchia il Custode di Israele (Tehillim 121, 4).
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