Domanda: Come mai era necessario che Rivkà (Rebecca) crescesse tra persone poco raccomandabili?

Risposta: Rivkà è considerata la proverbiale ‘rosa tra le spine’, infatti i nostri saggi spiegano che una rosa cresce tra le spine affinché le spine sfreghino i petali, causandoli di emettere la loro piacevole fragranza.

Analogamente, Rivkà crebbe tra le spine, tra persone che erano immorali in ogni aspetto, eppure questa realtà l’aiutò a rendersi conto dell’inutilità di vivere una vita senza D-o, una vita immorale e di apprezzare la bellezza di vivere una vita autentica e timorosa di D-o. È proprio per questo che ella fu prontamente d’accordo di unirsi ad Eliezer, il servo di Avrahàm, per essere portata da Yitchàk e diventare sua moglie. Infatti, Rivkà intuì che l’integrità di una vita morale era ciò che desiderava, in netto contrasto con l’atmosfera nel quale era cresciuta.

Ognuno di noi ha ereditato la capacità di servire D-o dai Patriarchi e dalle Matriarche, è per questo che essi sono considerati i ‘padri’ e le ‘madri’ nazionali del popolo Ebraico. Ognuno di loro servì D-o nel suo modo particolare ed unico e tramandò a sua volta il proprio metodo personalizzato ad ogni singolo ebreo fino alla fine dei tempi.

Da Rivkà abbiamo ereditato l’abilità di prosperare malgrado le avversità. Rivkà ci insegna che possiamo superare un ambiente e una formazione negativa per ottenere grandi risultati a dispetto di ciò che è stato. Se Rivkà non fosse cresciuta in una famiglia malvagia, questo aspetto del servizio Divino sarebbe mancato dal nostro repertorio ereditato.

Inoltre, è proprio grazie all’intensa abilità di Rivkà di individuare e percepire il male e la negatività che ella ha potuto percepire la vera natura dei suoi due figli, Ya’acòv ed Esav. Rivkà capì che l’astuzia di Esav avrebbe portato ad una vita di corruzione, ed è stata questa corruzione, che ella ottenne grazie proprio all’ambiente nel quale era cresciuta, che l’abilitò a pianificare di scambiare il ricevente delle benedizioni di Yitzchàk (Isacco), cambiando così il corso della storia.

Di Chana Weisberg, per gentile concessione di Chabad.org