La porzione di Torà di questa settimana parla della corruzione nel mondo e di Hashem intende purificarlo con un diluvio ed iniziare da capo.

Solo Noach, Noè, la sua famiglia e un gruppo di animali di ogni specie, sopravvivono al diluvio nell'arca costruita da Noè come comandato da Hashem.

La parashà inizia con parole di elogio descrivendo Noach come una “persona giusta ed integra nella sua generazione”.

Interessantemente i saggi trovano che le parole apparentemente superflue, “nella sua generazione". abbino un messaggio speciale da comunicarci. Tuttavia vi è un disaccordo riguardo il messaggio che la Torà vorrebbe trasmettere.

Nelle parole di Rashì:

Nelle sue generazioni: Alcuni dei nostri Saggi lo interpretano favorevolmente: Se fosse vissuto in una generazione di uomini giusti, egli sarebbe stato ancora più giusto.

Altri lo interpretano in modo riduttivo: In confronto con la sua generazione era un giusto, tuttavia se fosse vissuto nella generazione di Abramo, non sarebbe stato considerato di alcuna importanza.

Andrebbe compreso il motivo per cui potendo interpretare le parole nelle sue generazioni a favore di Noach, alcuni saggi ne suggeriscono l’interpretazione in un modo che dipinge Noach come una persona imperfetta?

Dopo tutto, nella parashà di questa settimana, apprendiamo come la Torà parla educatamente, anche riguardo un animale non kasher.

Infatti la Torà chiama gli animali non kasher, animali einenu tahor ossia non puro, a differenza del termine ebraico usato solitamente, tamè.)

La spiegazione:

Il Talmud osserva che Noè, non ha pregato per la salvezza della sua generazione. Da ciò il Talmud deduce che egli non era abbastanza preoccupato per il bene della sua generazione, tanto da dover pregare Hashem di risparmiarli dal diluvio.

Abramo, di fronte ad una situazione simile, in cui D-o voleva distruggere le città di Sodoma e Gomorra, aveva pregato e negoziato, a favore del popolo, implorando D-o di risparmiarli (anche se alla fine non sono stati risparmiati).

Mosè aveva salvato con successo la sua generazione dalla distruzione dopo il peccato del vitello d'oro.

Se nessun accenno ad eventuali carenze nel comportamento di Noach venisse descritto nel verso, si potrebbe, nel leggere il racconto di Noè, forse credere che la responsabilità e la preoccupazione di una persona è limitata alla propria famiglia. Dopo tutto la Torà chiama Noach una persona giusta e integra.

Il secondo gruppo di saggi pertanto dice che la Torah afferma che Noach era una persona giusta 'nella sua generazione' per indicare la mancanza nel comportamento di Noach a differenza di Abramo.

'...Ma se fosse vissuto nella generazione di Abramo, non sarebbe stato considerato di alcuna importanza'.

Noach che non può più rimediare per il suo comportamento, in realtà è felice poiché la gente può imparare da ciò che egli non è stato in grado di raggiungere.

In effetti, quando gli ebrei studiano la porzione di Noach e parlano dell'importanza di preoccuparsi per il prossimo, ciò è in merito eterno di Noach.

* Facendo riferimento ad animali che sarebbero non-kasher dopo il dono della Torà.

Fonte: Likute Sichòt Vol 25

לע"נ הרה"ח הר"ה"ג ר' אברהם דוב בן ר' יהושע ז''ל In beloved memory of Rabbi Abraham B. Hecht obm.

Rav Yaakov Kantor è direttore della Chabad Jewish Center a Lugano