La Parashà di Vayerà segue quella di Lech Lechà, in entrambe le Parashiòt viene raccontata la storia di Avrahàm e le rivelazioni divine che egli ebbe. Si nota però che nella rivelazione di D-o ad Avraham nella Parashà di Lech Lechà la rivelazione viene definita “Machazè” che significa "visione" in aramaico, mentre nella parashà di Vayerà la rivelazione viene descritta con la parola “Vayerà” che in ebraico significa appunto "si rivelò".

Per capire questa differenza tra le due rivelazioni che vengono nominate in modo diverso e in lingue diverse nelle due parashiòt, spiega lo Zohar che la differenza è dovuta al fatto che nella parashà di Lech Lechà Avrahàm non aveva ancora fatto la milà mentre la rivelazione di D-o ad Avrahàm riportata nella parashà di Vayerà è avvenuta dopo la circoncisione, ciò che permise ad Avrahàm di avere un livello superiore di rivelazione divina rispetto a prima di essersi circonciso.

Machazè e Vayerà

La differenza dei due termini “Machazè” e “Vayerà” non è tanto nel loro significato, che in entrambi i casisi indica la rivelazione di Hashem, bensì nella lingua in cui vengono espresse, l’aramaico e l’ebraico. La diversità tra queste due lingue è che tutte le lingue, compreso l’aramaico, sono lingue umane che l’uomo ha stabilito mentre l’ebraico viene chiamato il linguaggio sacro, poiché è una lingua divina con cui D-o ha creato il mondo.

Le lettere vengono paragonate a delle pietre, come le pietre messe assieme formano una casa, così anchele lettere unite formano delle parole dove dimora l’idea che si vuole trasmettere. Vi sono però due tipi di pietre:

1-i mattoni formati dall’uomo,

2-le pietre che hanno una forma loro naturale.

Questi due tipi di pietra rappresentano:

1- le lingue profane stabilite dall’uomo,

2-l’ebraico, la lingua della Torà stabilita da D-o.

Prima e dopo la Milà

Questa è la differenza fra le due rivelazioni che ricevette Avrahàm. Prima di fare la Milà egli aveva la possibilità di sopportare solamente una rivelazione in lingua profana, in aramaico, poiché era limitato ad una percezione di D-o umana anche se la più elevata a cui l’uomo possa arrivare, sempre un livello legato al proprio intelletto.

Dopo aver fatto la Milà Avrahàm si è elevato ad un livello in cui poteva accettare una rivelazione molto più elevata, quella di “Vayerà” che in ebraico oltre a voler dire rivelazione significa anche “visione” che rappresenta un livello molto elevato di percezione divina al di sopra dell’intelletto umano, quel livello di unità assoluta che Avrahàm raggiunse tramite la mitzvah della milà. Questa unione è anche quella che noi raggiungiamo tramite le Mitzvòt, infatti ogni mitzvà ha il potere di unire le creature al loro Creatore portando così i giorni in cui D-o si rivelerà in piena gloria nel mondo materiale.

Likutè Sichòt vol.10