Re II 4:1-37

Nella parashà di questa settimana il Sign-re promette ad Avrahàm e Sarà che avranno un figlio nonostante l’età avanzata di Sarà. La haftarà descrive un evento simile accaduto molti anni dopo quando il profeta Elishà assicura una donna anziana che avrà un figlio.

La haftarà parla di due miracoli fatti dal profeta Elishà. Il primo riguarda una vedova che aveva grandi debiti, suoi debitori stavano minacciando di prendere i suoi due figli come schiavi come pagamento. Quando il profeta le chiese cosa aveva in casa, ella rispose che aveva solamente una boccetta d’olio. Elishà le disse di raccogliere quanti più contenitori possibili, chiedendone in prestito ai vicini e agli amici. Il profeta istruì la donna di versare dalla sua boccetta nei contenitori vuoti. Ella fece così e miracolosamente, l’olio continuò a sgorgare fino a che l’ultimo contenitore fu riempito. La donna vendette l’olio ricavandone un bel profitto che le permise di pagari I suoi debiti e di vivere con dignità.

Il secondo miracolo: Elishà viaggiava spesso nella città di Shunàm, dove mangiava e si riposava nella casa di una coppia ospitale. I due avevano aggiunto una camera esclusivamente per l’uso del profeta. Quando egli sentì che la coppia non aveva avuto figli egli benedì la donna che avrebbe partorito tra un anno. Così fu, un anno dopo la coppia anziana ebbe un figlio maschio.

Qualche anno dopo il figlio si lamentò di avere il mal di testa e morì poco dopo. La donna di Shunàm posò il corpo senza vita sul letto di Elishà e lo chiamò. Quando egli arrivò frettolosamente, miracolosamente riportò in vita il figlio.