Domanda: Recentemente un amico mi ha chiesto di trovare quante volte il nome di Eliezer figura nella Torà; Eliezer è il servo di Avrahàm che fu inviato a trovare moglie per Yitzchàk. Sono rimasto sorpreso di constatare che il suo nome non è menzionato neanche una volta! Come mai?

Risposta: Domanda eccellente.

In effetti è sorprendente che il protagonista della storia non è menzionato per nulla durante l’intero episodio. Dopo che Eliezer incontrò Rivkà e si rese conto che era lei la persona che stava cercando per il figlio del suo padrone, egli chiese permesso a suo padre e a suo fratello di lasciarla tornare nella terra di Cana’an con lui per sposare Yitzchàk. Egli apre il discorso con le parole “Io sono un servo di Avrahàm” (Genesi 24:34).

Infatti durante il corso del suo viaggio egli viene riferito sempre come ‘il servo’. Dal fatto che Eliezer non viene menzionato impariamo che il punto focale di questo evento non è Eliezer, la persona, ma la missione stessa. Infatti, dal verso impariamo che Eliezer era talmente devoto ad Avrahàm che il suo interesse personale non ha mai influenzato la sua missione, egli era un servo, un’estensione della mano di Avrahàm.

Questa realtà era fondamentale alla buona riuscita della missione, infatti Eliezer aveva il compito quasi impossibile di trovare una "rosa tra le spine" (Midrash Levitico Rabbà 23:1). Se egli avesse fatto affidamento sulle sue capacità, non avrebbe avuto nessuna possibilità di successo. Ed è proprio grazie alla sua costante consapevolezza di essere l’emissario di Avrahàm, che egli è riuscito a superare gli ostacoli e le sfide che ha dovuto affrontare (Genesi 24,12).

Essenzialmente, trasformandosi in nulla più che un estensione di Avrahàm, egli ebbe tutto il potere e il merito di Avrahàm come appoggio.